Il Listone

Pillole dal Consiglio comunale – parte 1

Sala del Consiglio comunale

Si è svolto lunedì sera il Consiglio Comunale di insediamento del sindaco Monguzzi Concettina. E’ cominciato il suo secondo mandato, con tanti nuovi consiglieri e assessori, alla presenza di un folto pubblico e del Prefetto di Monza, dott.ssa Giovanna Vilasi. Tutti presenti e tutti propositivi… o quasi.

L’ex candidato sindaco Fabio Meroni, perdente a questa tornata elettorale, nell’analisi della votazione si è lanciato in accuse rispetto a presunte denigrazioni subìte e falsità che avrebbero “influenzato” gli elettori di Lissone.
NON E’ COSI’, caro Meroni: lei dovrebbe ricercare nella sua lista le cause della sconfitta e nella sua coalizione le falle che hanno prodotto la deriva.

Un plauso invece ai consiglieri di minoranza Roberto Perego (Lissone in Movimento) e Piermarco Fossati (5 Stelle) che hanno promesso un’opposizione seria e di controllo ma collaborante e propositiva nei contenuti.

LA COLLABORAZIONE PROPOSITIVA ED ASSENTE

In politica alcuni spesso dicono una cosa e poi ne fanno un’altra; pensavamo di essere abituati ma forse è proprio vero che “ non c’è mai fine allo stupore” e che “non si finisce mai di imparare”.
Ieri sera, infatti, negli interventi dei rappresentanti di minoranza tutti hanno garantito collaborazione e propositività per il bene comune di Lissone (per la verità tutti tranne gli sconfitti e storici redivivi leghisti Fabio Meroni e Ambrogio Fossati che hanno gridato al complotto elettorale e agli scarsi risultati del precedente lustro amministrativo….).

E allora? Allora abbiamo cominciato subito con una bella collaborazione propositiva, ma assente.
Sì, ASSENTE! Tutti i consiglieri di minoranza (tranne Roberto Perego e Piermarco Fossati) al termine dell’intervento di Meroni hanno abbandonato l’aula, e con loro tutto il loro pubblico.
Non hanno ascoltato la replica di Egidio Arosio ne’ le conclusioni di Concetta Monguzzi, sindaco di tutti i lissonesi democraticamente eletta e già al lavoro per tutta la città. E neppure hanno partecipato alle votazioni per la Commissione elettorale ne’ tantomeno alla discussione sugli indirizzi di designazione dei rappresentanti presso enti, aziende ed istituzioni.

E’ una sconfitta, a nostro parere, di chi è uscito dall’aula e di quei cittadini – quasi tutti candidati non eletti – che li hanno seguiti, oltre che uno sfregio a coloro che li hanno votati perchè li rappresentassero: chi non c’è non rappresenta un bel niente.

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