Paperino e il regolamento di Polizia locale
Paperino vedeva la luce in un fumetto e l’Italia diventava per la prima volta Campione del Mondo: correva l’anno 1934, anno che è ricordato anche per l’ascesa al potere di Hitler con l’appellativo di Führer e per l’introduzione in Italia della giornata lavorativa di 8 ore.
A Lissone, invece, quell’anno venne approvato il Regolamento di Polizia urbana, l’atto normativo ufficiale che disciplina i comportamenti da tenere nella città per salvaguardare il decoro e la civile convivenza. Da allora, non ne è stato approvato un altro più recente: in buona sostanza, attualmente i vigili si muovono su norme vecchie di 83 anni.
Qualcuno, però, finge di non ricordarsene. Brutto segno, si vede che l’età passa per tutti, anche per chi ha amministrato (male) questa città per 20 anni. In Consiglio comunale l’opposizione ha detto che ciò non è vero, sostenendo che nel 2010 sia stato approvato il nuovo Regolamento di Polizia Locale, affermando addirittura che questo Sindaco non può governare se non conosce le regole…
Fabio Meroni, Daniele Fossati e Ruggero Sala: lancia in resta e colpo in canna, a tuonare, usando anche termini volgari.
Ma sapevano cosa hanno votato quando erano al governo della città, nel 2010? Quello approvato nel 2010 è un atto organizzativo interno che disciplina soltanto la struttura del Comando del Vigili ma non fornisce alcuna indicazione su come agire all’esterno. Essendo un atto di natura organizzativa – e non normativa – è stato infatti approvato dalla Giunta e non dal Consiglio comunale. In pratica, in quell’occasione è stato rifatto “il contenitore”, lasciando inalterata “la sostanza”; troppo facile.
Questa Amministrazione invece si è posta l’obiettivo di approvare entro maggio il nuovo Regolamento di Polizia Urbana nella sua completezza, dotando il Comando ed i nostri vigili di uno strumento al passo coi tempi con il quale intervenire sul territorio, perché sulla sicurezza non si scherza né, tanto meno, se ne parla tanto per parlare.
Per concludere, come Giunta e come Amministrazione, si è deciso di non raccogliere le sparate dei vari “paperini” politici ma di restare fedeli al nostro stile, che non offende, che non insinua e che piuttosto lavora “pancia a terra”… e Lissone e i lissonesi lo hanno ampiamente capito, loro si.