Il Listone

Lissone Commercia: la par condicio che non esiste

Adesso lo sappiamo ufficialmente: Lissone Commercia è un’associazione di centrodestra. Chi lo ha detto? Ma il suo presidente-fondatore-padrone Ruggero Sala in persona (è poi ancora lui? Mah: un giorno dice di sì e l’altro di no), il quale infatti ammette che non c’è niente di male se il suo gruppo è “amico” di Meroni & C. Però almeno lui non ha mai nascosto il doppio gioco: usare la sedicente rappresentanza dei negozianti del centro per “scalare” la poltrona di vicesindaco, che secondo gli accordi l’amico-nemico leghista dovrà cedergli in caso di vittoria.

Ci piace molto meno l’ambiguità dei membri dell’associazione e del direttivo, che in privato giurano di essere super partes ma poi non hanno il coraggio (oppure non hanno l’interesse?) di allontanare Birel dalla guida di un gruppo che dovrebbe essere “apartitico”.

Così come molto ambiguo è l’incontro pubblico convocato il prossimo 15 maggio dalla suddetta “Lissone Commercia” tra i candidati sindaci: fanno finta di fare una cosa “neutra” con un presidente che è uno dei maggiori alleati di Meroni (e avversari della Monguzzi) e con un moderatore che non è nemmeno un giornalista ma fa parte della stessa associazione, le cui propensioni politiche sono ben note.

Proprio un incontro onesto e alla pari: come quello di un killer che aspetta solo il momento giusto per premere il grilletto.

Associazionismo e politica: la polemica è servita (Giornale di Monza – 2 mag 2017)

Exit mobile version