Lissone - Consiglio comunale

L’interesse generale

Molto spesso ci si sorprende del fatto che pochi cittadini vadano a votare, ci si interroga sulle motivazioni e si richiama e si invita alla partecipazione. Solo che poi, spesso, gli “eletti” gestiscono il potere a loro conferito con sprezzante arroganza, con supponenza e la vittoria è un alibi per esercitare il potere come ciascuno meglio crede, anche al di fuori e sopra delle regole.

Il cittadino è stanco di non essere ascoltato, di non essere degnamente rappresentato, di essere relegato al mero ruolo di spettatore. E anche offeso, se serve e conviene.

Oltre alle varie uscite di alcuni ministri e deputati della Repubblica, l’ultima perla è lo “sfottìo” della senatrice Licia Ronzulli (Vice Presidente del Senato, ex Forza Italia e ora Fratelli d’Italia) all’indirizzo di Matteo Renzi. Pensano i avere la verità in tasca, gli altri non devono parlare, non devono contribuire: hanno perso, quindi stop.

Purtroppo, anche Lissone va nella stessa direzione: Il presidente Perego che definì malamente i Consiglieri comunali, gli Assessori che nemmeno rispondono e vanno dritti per la loro strada, la maggioranza che non perde occasione per dire e ribadire che “qui comandiamo noi”, che “siamo i migliori e che le macerie lasciate da chi c’era prima ora hanno trovato soluzioni…”. Tralasciando gli scivoloni, le brutte figure, le manifeste inettitudini…

Ma allora ci domandiamo quale sia la ricetta per poter dare il proprio contributo, per non essere come coloro che pensano che “i politici siano tutti uguali” e che l’interesse generale sia messo da parte per quello particolare. Sono davvero tutti uguali e quindi è giusto non partecipare?!?

Nel 2027 vedremo quanti lissonesi si recheranno alle urne. Per ora il gradimento è sconfortante, e rischia pure di peggiorare, se possibile…