Lega e nuovo: ossimoro lissonese
“Volti nuovi nella Lega”. È iniziato evidentemente il periodo degli spot elettorali che la Lega non risparmia da sempre. Ai “farò, leverò, cambierò” si unisce ora il concetto di “giovani” (che con i cagnolini e le piantine fanno sempre tendenza…).
L’altra sera a Palazzo Terragni, la sorridente candidata di centrodestra, (messa lì proprio dalla Lega di quel Salvini che doveva levarci le accise) ha raccontato di come la Lega faccia conto sui volti nuovi e giovani, moltissimi alla prima esperienza politica ed elettorale (il che non è necessariamente una cosa positiva).
Inutile dire – ma lo diciamo lo stesso, e chiaramente! – che quello del rinnovamento e dei giovani sia uno specchietto per le allodole per gli elettori: a noi sembra non ci sia nulla di fresco e nulla di nuovo nella Lega di Salvini.
A prova di ciò, durante la serata hanno tenuto banco quel Matteo Lando – che deve sopperire all’uscita di Fabio Meroni dalla Lega – e quell’Andrea Crippa – vice di Salvini, deputato in Parlamento e non eletto a Lissone – che ha affermato: “Ci sono politici che fanno politica solo per scopi personali o per riempirsi le tasche e poi ci sono politici che si impegnano in maniera disinteressata”.
Sarebbe bello che Crippa (con il suo stipendio da parlamentare!) poi facesse anche i nomi anziché parlare a caso, come quando parlano di 10 anni di immobilismo (tra cui due anni di pandemia, la guerra in corso e oltre 100 opere consegnate alla città). La Lega a Lissone è solo nuova di pressappochismo, slogan, accuse vuote.
Nulla di nuovo: d’altronde si parla della Lega di Salvini, un politico camaleontico che di politica e propaganda… ci campa.