Il Listone

La politica fatta… ad occhio

Trenord Lissone

Trenord Lissone

Ci spaventa (e lo diciamo seriamente, non con l’ironia che a volte usiamo quando parliamo di lui) l’espressione utilizzata dal consigliere Roberto Perego di “Lissone in Movimento” nel testo di una mozione che riguarda treni, pendolari e problemi della linea ferroviaria Como-Milano, mozione da lui presentata e che verrà a breve discussa in Consiglio Comunale

Fra le tante richieste che il consigliere di opposizione avanza, ce n’è una che ci sorprende molto: Perego vorrebbe che il Sindaco richiedesse a Trenord “maggiori controlli sui treni in quanto noi tutti con abbonamento e biglietto vediamo “a occhio” chi il biglietto non l’ha mai visto neanche in fotografia (e sono tanti)”.

Ecco, sono le cose fatte “ad occhio” quelle che ci preoccupano. Noi del Listone pensiamo che “ad occhio” si possa preparare la vernice per tinteggiare le pareti di casa, “ad occhio” si possa valutare se l’arrosto è cotto, “ad occhio” si possa stabilire se le piante del terrazzo siano sufficientemente annaffiate…

Ma le decisioni in politica, noi non le assumiamo “ad occhio” perché questo significherebbe decidere il futuro di una città, di una comunità o di un servizio senza avere basi certe dalle quali partire e sulle quali ragionare .

“Ad occhio” non ce la sentiamo di decidere proprio nulla, men che meno decisioni che riguardano i nostri pendolari. Anche noi siamo convinti che sui treni possano e debbano esserci maggiori controlli, ma la selezione “ad occhio” ci spaventa. La politica, soprattutto nelle questioni che riguardano le persone, non può basarsi su impressioni, sensazioni o addirittura pregiudizi, ma su dati, verifiche e riscontri oggettivi.

Ora cambiamo  per un attimo la prospettiva e mettiamoci nei panni dei valutati, dei soppesati con un solo sguardo: a chi di noi farebbe piacere subire un giudizio approssimativo in base, ad esempio, alle nostre fattezze o al nostro abbigliamento o al nostro modo di muoversi o di parlare? Non ci sentiremmo invece – e legittimamente – vittime di un pregiudizio e di un’ingiustizia, ad esser  valutati con così tanta leggerezza?

Allora, occhio a chi fa politica “ad occhio”.

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