La paura e la vendetta
Brutta cosa la vendetta, soprattutto quando viene promessa agli avversari politici a mo’ di minaccia. Venerdì scorso il Consiglio Comunale di Lissone – luogo deputato al dibattito politico e al confronto civile fra Consiglieri comunali eletti dal popolo – ha raggiunto uno dei punti più bassi della sua storia recente.
Ruggero Sala (ex vicesindaco, ex leader di Forza Italia, ex braccio destro di Ambrogio Fossati, ex presidente di Lissone Commercia…) ha pronunciato parole grosse indirizzate alla maggioranza alla quale ha promesso prima “vendetta” (per non si sa bene quali motivi) e poi ha affermato che metterà a tacere tutta l’opposizione, quando LUI sarà sindaco di Lissone…
Ora, pur avendo forti dubbi che Ruggero Sala fra 4 anni sarà sindaco della Città di Lissone, confessiamo che siamo rimasti basiti dai toni e dalla violenza verbale; e naturalmente, nessun altro consigliere dell’opposizione ha preso le distanze dalla modalità e dai contenuti.
Evidentemente, allora, un sentimento di vendetta – per vari motivi – lo covano tutti i partiti (o le persone) di minoranza: dalla Lega, a Forza Italia, ai 5Stelle, senza dimenticare Roberto Perego.
Lo ripetiamo: brutta cosa la violenza (anche se verbale) e ancora più brutta cosa la vendetta.
Con orgoglio, noi del Listone sentiamo di rappresentare quella fetta di città – la grande maggioranza – che invece è propositiva, collaborativa e costruttiva e la vendetta la lasciamo ad altri. E se qualcuno, fra 4 anni, spera di metterci a tacere, vedremo se e come potrà farlo.
Noi pensiamo si possa vivere con ben altri obiettivi; come diceva il poeta inglese George Herbert, “Vivere bene è la miglior vendetta”.