Piazza Salvadori

Il suolo? Occupato!!

Come di consueto, anche quest’anno l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha presentato il Rapporto sul consumo di territorio 2018. E come ogni anno la stampa locale ha analizzato i dati e ha dato grande evidenza al fatto che la provincia di Monza e Brianza è risultata la più cementificata d’Italia (41%) e che (non lo sapessimo… ) Lissone è il comune lombardo con la più alta percentuale di consumo di suolo (71,3 %).

Inutile (o forse no?!) raccontare perché e grazie a chi Lissone abbia raggiunto questo record: quello che invece vogliamo oggi sottolineare è che il valore percentuale di consumo “71,3” di Lissone è ormai fermo da anni (e speriamo resti così ancora per molto) grazie al principio “consumo di suolo zero” che è stato la linea guida del Piano di Governo del Territorio voluto e approvato dall’amministrazione Monguzzi.

Nulla di nuovo, quindi, per quanto ci riguarda ma la situazione a livello provinciale non è certo rosea: nel 2017 sono stati utilizzati per costruzioni o infrastrutture (strade, posteggi, svincoli…) 35 ettari, con un aumento percentuale del consumo di suolo dello 0,21% per Monza e Brianza.

In realtà questo è un valore che può definirsi “medio”, se confrontato con quelli di Milano, Pavia, Bergamo (i più alti) e Lecco, Sondrio e Como (i più bassi): il fatto è che la Brianza “ha già dato” (e tanto!) nei decenni scorsi e ora è necessario – anzi indispensabile – un drastico “STOP AL CONSUMO DI SUOLO” che non sia solo iniziativa di un singolo Comune ma una regola per l’intera provincia di Monza e Brianza.

Consumo di suolo, è la Brianza la pecora nera delle province italiane (MBNews – 18 lug 2018)

Tabelle tratte dal Rapporto ISPRA 2018:
Consumo di suolo in Italia, per regione
Consumo di suolo in Lombardia, per provincia
Comuni lombardi con maggior consumo di suolo e con maggior incremento