ZTL Lissone

Il ritornello che stona

Se arriverà la fine del mondo, sappiate che il consigliere di opposizione Ruggero Sala già ne conosce la causa: la colpa è sicuramente della ZTL! Per lui, la ZTL è il male assoluto. Infatti dal 2017, quando è tornato in Consiglio Comunale – dopo aver svolto le funzioni di assessore e vicesindaco negli anni della cementificazione a Lissone, fra il 2002 e il 2007 – non fa altro che parlare di questo.

Lui la ZTL non la vuole, e questo lo abbiamo capito. Peccato che, ancora, non si sia reso conto che i cittadini nel 2017 hanno scelto chi la ZTL l’ha voluta, l’ha istituita e l’ha difesa, e cioè il Sindaco Monguzzi e la sua coalizione. Ma lui non si arrende: imperterrito, dice di difendere gli interessi dei commercianti, che nel 2017 gli ha dato in dote 300 preferenze.

E allora rieccolo: se i negozi chiudono, colpa della ZTL. Se Lissone è una città “morta”, è colpa della ZTL. Se qualcosa a Lissone va male, è colpa della ZTL. Se a Santa Margherita una banca chiude gli sportelli, si lamenta della ZTL. Cosa c’entra, vi chiederete voi. Non c’entra niente, ma così è. E la “solita solfa”, condita da una buona dose di ipocrisia, si è sentita anche l’altra sera in il Consiglio Comunale: cinque minuti di intervento, tutto così.

Pazienza se i numeri dicono che le imprese a Lissone sono in aumento, se attraverso il bando Sto@ i negozianti del Centro hanno ricevuto contributi dalla Regione, se nei negozi del centro città i disabili non possono entrare perché le barriere architettoniche non lo consentono.

Questo ritornello non lo sentiamo mai. Peccato! Per onestà intellettuale sarebbe bello ogni tanto cambiare musica.