Puzzle

Il puzzle di Laura

Dopo l’ultimatum di Daniele Fossati alla Sindaca (“lei entro il prossimo Consiglio comunale deve aver nominato un assessore al Commercio e deve aver rimosso il vicesindaco Camarda”), ora Laura Borella deve trovare la quadra. Con una Giunta dai risultati molto modesti e con un Presidente del Consiglio che straborda dal suo ruolo ed è sempre più tutor, dovrà fare molta fatica per completare il proprio “puzzle” amministrativo.

Le manca un Vicesindaco all’altezza (molti danno per imminente l’investitura di Oscar Bonafè), le manca un Assessore al Commercio all’altezza (alcuni vociferano la nomina di Stefano Arosio, ma noi non lo crediamo affatto, ritenendolo ormai bruciato dopo il famoso ripensamento), le manca anche “un posto” per Fratelli d’Italia per riequilibrare le proporzioni di Giunta.

Non mancano, invece, i problemi con Daniele Fossati, che è un battitore libero e che Roberto Perego non riesce più a controllare.

Le mancano inoltre la forza e l’autonomia gestionale. È noto infatti che politici sovracomunali stanno gestendo la crisi lissonese e l’impasse amministrativa. C’è il segretario cittadino della Lega lissonese (di Giussano, nominato ad interim da quando venne commissariata la sezione di Lissone), c’è il successore di Rosario Mancino per Fratelli d’Italia (che fatica a trovarsi col segretario di Lissone – Giovanni Camarda – sfiduciato dai suoi alleati) e per Forza Italia c’è sempre l’inossidabile Gianni Faletra, l’unico vero lissonese nella partita.

Insomma, si cerca di ricomporre un puzzle che comunque scontenterà tutti.

Intanto i Consiglieri di maggioranza sono lì, in prima fila: vedono ed avallano, sentono e non registrano. E così tra delibere non votate e scoperte quasi casuali è tutto un dichiarare una compattezza che invece non esiste, nonostante qualche dichiarazione di circostanza.

Buon lavoro, Sindaco, e le raccomandiamo: le poltrone, prima di tutto!