Il primo amore non si scorda mai: il cemento
1.300 metri quadrati di supermercato, più di 120 parcheggi a raso, una nuova rotonda e uno spartitraffico tra le due corsie in via Matteotti. Questo è quello che abbiamo visto esaminando la documentazione relativa all’intervento urbanistico previsto in via Matteotti angolo via XXIV Maggio. Si tratta di una zona già critica per la presenza di una attività a rischio di incidente rilevante e di altre attività commerciali.
Comincia nel peggiore dei modi il percorso urbanistico della nuova amministrazione di destra di Lissone che, come primo atto in tutta fretta (perché?), ha deliberato un Piano Attuativo di intervento edilizio ed urbanistico che avrà un grande impatto sulla città.
La precedente amministrazione aveva rinviato il progetto, proprio per poter analizzare nel dettaglio tutti gli aspetti critici e trovare le soluzioni migliori per mitigarne gli effetti. Invece oggi – con la nuova giunta Borella – tutti i problemi legati alla sicurezza, ai parcheggi, alla viabilità, alle aree verdi di compensazione e alla concorrenza con i negozi di vicinato sembrano essere magicamente svaniti.
Sarà ben contento il vice sindaco Ruggero Sala (Fratelli d’Italia), che in merito ad un intervento simile sull’area ex Motta per anni ha gridato dai banchi dell’opposizione a difesa dei piccoli commercianti e contro il presunto aumento di traffico.
E contento sarà anche Roberto Perego (neo Presidente del Consiglio di “Lissone in Movimento”, silurato dalla Giunta), che per anni ha predicato la necessità di coinvolgere i residenti della zona in questo genere di scelte: ora si ritrova a dover condividere un modo completamente diverso di fare politica. Probabilmente si giustificherà dicendo che il suo gruppo in Giunta non c’è (l’unico).
Per Lega e Forza Italia, invece, il problema non si pone: dove c’è cemento c’è casa. Questo tipo di intervento, infatti, era già possibile con il loro PGT del 2011-2012; in sostanza riprendono da dove avevano lasciato.
Questo è il nuovo piatto caldo in preparazione per i lissonesi: il cemento di ieri riscaldato.