Lissone - Consiglio comunale

Il garbo istituzionale

Durante la seduta del Consiglio Comunale del 30 gennaio, più volte è stato detto: “Sono qui più per “garbo istituzionale” che per dovere od altro”. Sentirlo una volta può passare, una seconda pure, ma alla terza vogliamo dire la nostra a Francesco Giordano, a Roberto Perego e alla sindaca Laura Borella.

L’affermazione sul “garbo” è stata pronunciata da Francesco Giordano (Presidente del CDA della Fondazione Agostoni) in risposta ad una domanda di un Consigliere di minoranza. Come a dire: io sono venuto qui più per farvi un piacere che per dovere e comunque decido io; al massimo, la Sindaca può rimuovermi dall’incarico. E poi avanti così per due e tre volte…

Certo, l’autonomia di ruolo e comportamentale di Giordano era ed è ovvia. Ma deve comunque ricordare che è Presidente pro tempore, investito dalla nomina della sindaca Borella, e ricordare anche che la sua nomina rientra in una “cencelliana” attribuzione di cariche fra le forze politiche che hanno vinto le elezioni, esattamente come la composizione del CDA della Fondazione.

Che lui ci faccia un piacere a venire a relazionare e a rispondere in Consiglio comunale, è tutto da stabilire. Certo, in maggioranza nessuno avrà mai nulla da dire a Giordano, ma chiedere ed ottenere di avere un dialogo e delle risposte secondo noi è il “minimo sindacale”. È cosa saggia-dovuta-vitale.

La frase di cui sopra, ripetuta più volte, fa intendere che il Presidente, ormai insediato, può fare – e fa – quello che vuole, comprese scelte e strategie anche a medio e lungo termine. Nel 2024, ad esempio, ha chiuso Centro diurno, salvo poi ripristinarlo successivamente. Chissà se di questo aveva informato almeno la sindaca…

Alle domande dei Consiglieri sono state date delle risposte, e di questo Giordano va ringraziato . Che però non deve dimenticare il ruolo delicato che svolge per i nostri anziani e soprattutto che alcune scelte nodali (tipo la possibile fusione con altre RSA) devono essere ben studiate, discusse, metabolizzate e comunicate preventivamente a tutta la parte politica. Non vorremmo trovarci spettatori inermi e sentire: “lo ho già stabilito, lo ho già fatto”. Noi non staremo certo lì a guardare. Prima di fare fusioni e accorpamenti, vorremmo dire la nostra come rappresentanti in carica della volontà elettorale. Su questa cosa la maggioranza non potrà far finta di nulla, come spesso cerca di fare.

La Fondazione Agostoni non è di proprietà di Francesco Giordano, di Laura Borella o del Paninformi di turno. Altro che “garbo istituzionale”: vogliamo incontri, vogliamo risposte, vogliamo delucidazioni. Lo dobbiamo a tutti i cittadini lissonesi.