Sala del Consiglio europeo

Il cuoco

È di ieri mattina all’alba la notizia del grande successo ottenuto del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella lunghissima e faticosa trattativa a Bruxelles: 209 miliardi per l’Italia (81,4 di sussidi e poco più di 127 di prestiti), addirittura 38 in più rispetto a quelli previsti nel piano della Commissione europea. I complimenti al nostro presidente del Consiglio sono arrivati da esperti, politici, giornalisti e anche da alcuni rappresentanti della minoranza di governo, segno questo di intelligenza, onestà intellettuale e buonsenso

E se il risultato ottenuto è stato ottimo, gran parte del merito è del “cuoco”: un cuoco – Conte – che ha dimostrato di non essere uomo di “chiacchiere” ma di “sostanza”, e di essere dotato di un sano pragmatismo.

Forse gli euroscettici oggi lo saranno un po’ meno, forse chi sostiene la destra italiana, potrà essere meno severo nei commenti e nei giudizi. Certo non Salvini, la Meloni e tutti coloro che devono necessariamente sperare nel fallimento per tornare loro “in sella”, e non importa se il cavallo (l’Italia) potrebbe sfiancarsi e non farcela.

Alcuni, dicevamo, devono necessariamente “andare contro”: quasi come a Lissone dove, nonostante l’ottimo lavoro del Sindaco Monguzzi durante l’emergenza Covid e anche attualmente, la minoranza tutta sembra non voler collaborare e fare fronte comune.

Proprio nelle scorse settimane abbiamo assistito a innumerevoli richieste con mozioni e domande, quasi non si sapesse che l’Amministrazione è ora concentrata sulla prossima apertura delle scuole, a far quadrare gli spazi disponibili coi numeri degli alunni, cartine alla mano. I nostri appelli a “non ingolfare almeno in questi giorni gli uffici”, son caduti nel vuoto. Accessi agli atti, domande via mail, richieste di incontro, interrogazioni… insomma tutte richieste lecite ma anche il nostro Sindaco, come Conte, è molto occupato, e con lei la Giunta.

E allora noi ringraziamo Conte e anche il nostro Sindaco per il loro prezioso lavoro; speriamo vivamente che gli elettori sappiano riconoscere quando “il cuoco” è all’altezza. Noi lo sappiamo, e siamo contenti che molti lo riconoscano. Non la minoranza di Lissone, però; sarebbe chiedere troppo…