I ragazzi
Abbiamo atteso una decina di giorni per commentare una questione che in città è entrata – prepotente – nella cronaca, sui social e nei discorsi che si ascoltano nei negozi e per strada. Dopo le indagini del caso e dopo l’udienza del Tribunale dei minori, due ragazzi lissonesi sono stati allontanati dalle proprie famiglie e trasferiti in Comunità. Hanno cominciato con piccoli furti, danneggiamenti e poi via via una escalation di vandalismi fino ad arrivare a dar fuoco ad un’autovettura presso il parcheggio della stazione. Per noia o delinquenza, poco cambia.
Due ragazzi che, probabilmente, nemmeno si sono resi conto del limite tra “giusto” e “sbagliato” ma che subiranno comunque le conseguenze dell’allontanamento dalla famiglia, dagli amici e dalla città per seguire un percorso di recupero.
Purtroppo in città assistiamo anche ad altri comportamenti che non ci piacciono proprio: chi gioca a pallone in Piazza, chi staziona e importuna i passanti ai giardini della Biblioteca, in via Don Minzoni e in altri luoghi “caldi”. I luoghi di aggregazione sono sempre gli stessi ed i ragazzi pure, nomi ormai noti. E quasi sempre tutti consapevoli. Il Covid? Solo un alibi.
In tutto questo, ciò che lascia allibiti è l’assenza dei genitori, perché sempre di minorenni si tratta: genitori che forse non si accorgono, non chiedono aiuto e spesso giustificano troppo.
Il Sindaco ha chiesto al Comandante della Polizia Locale e al Luogotenente dei Carabinieri di essere più presenti, vigili, di frequentare i luoghi a rischio. I nostri ragazzi devono capire che il noto detto “chi sbaglia paga” oggi è più attuale che mai.
Furti e un’auto incendiata per gioco in una notte di follia: due 15enni arrestati (MonzaToday – 29 apr 2021)