I lombardi meritano ben altro
Lissonesi, brianzoli e lombardi sono stanchi, e anche molto arrabbiati. La scorsa settimana abbiamo vissuto, lavorato e studiato da “Zona Rossa”: tutti in casa, negozi chiusi (in periodo di saldi) e, ancora, Didattica a distanza. Peccato, però, che i dati epidemiologici inviati da Regione Lombardia a ISS e che hanno decretato la classificazione “in rosso” non fossero corretti! E pare che non lo fossero neppure tutti quelli inviati a partire dal 12 ottobre…
La Lombardia, portatrice di storytelling di efficienza e produttività, si è quasi fermata, fidandosi dei suoi governatori. Ma la pandemia ha scoperchiato un vaso di Pandora regionale e ha svelato come certi “pilastri” (lo stesso gruppo di potere da 26 anni) che si pensavano “forti”, in realtà fossero di un legno “tarlato” che reggeva una baracca assai fragile. Una struttura che è crollata sotto il peso di ritardi, inesattezze e incompetenze, di dichiarazioni tra il comico e il tragico (Gallera con la sua teoria sui contagi, la sua stanchezza… e Moratti con la sua teoria su PIL e vaccini).
Dopo le accuse e i continui rimpalli di responsabilità tra Milano e Roma, ora aspettiamo di sapere chi ha sbagliato e, soprattutto, se chi ha sbagliato sulla pelle di 10 milioni di persone, saprà fare un passo indietro. Finalmente.
Dati Lombardia zona rossa, chi ha sbagliato? L’errore nel calcolo dell’Rt: cosa è successo (Corriere.it – 24 gen 2021)