Il Listone

Facebook, il libro delle facce… di bronzo!

Museo di Arte contemporanea

I social, nel mondo attuale, svolgono il ruolo delle vecchie piazze, dei vecchi bar, delle comitive di amici. Con una differenza, però: ciò che si scrive rimane scritto e poi circola, vola, viene commentato ed amplificato.

Una volta, quando al bar e si diceva una “stupidaggine”, alcuni sorridevano, altri dissentivano altri ancora si facevano offrire da bere per “pareggiare la stupidata sentita”.
Ma ora, sui social? Lì è tutto più facile: li chiamano LEONI DA TASTIERA e “leoni” sappiamo con cosa fa rima…
Purtroppo, però, questo è il mondo in cui viviamo e, volenti o nolenti, questo ci tocca.

Succede quindi che questo o quel politico locale – e anche ex-politici locali o con figli attivi in politica locale – scriva in assoluta libertà cose farneticanti, utilizzando i soliti termini “eleganti” come VERGOGNA, DIMISSIONI, PERICOLO e paventando soluzioni “semplici”, al limite del fattibile e del buon senso.
Altri, addirittura, paventano ribellioni e necessità di costituire movimenti per cacciare questa classe politica (o singole persone) dal Comune.

Non siamo d’accordo, ovviamente. Le elezioni si sono svolte ormai quattro mesi fa, con assoluta regolarità, ed il verdetto è stato chiaro: Lissone ha dato fiducia alla stessa maggioranza e allo stesso Sindaco, con buona pace di tutti.

Un suggerimento dal cuore ai “leoni da tastiera”: frequentate meno bar, scrivete meno sui Social e farete meno figure. Ed attendete, calmi, la prossima volta: c’è spazio e lavoro per tutti.

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