Lissone - Consiglio comunale

Doppio ruolo, doppio “dolo”

Parliamo, naturalmente, di Roberto Perego, incarnazione pseudo-mitologica di cariche politiche mezze vuote.
Per metà tutor, la cui mano appare fin troppo riconoscibile nelle linee programmatiche presentate l’altra sera in Consiglio comunale,  e per metà presidente..  ad onor del vero, esclusivamente della sua maggioranza.

Infatti lui dispone, decide, interviene senza preoccuparsi di dover essere “terzo”, “super partes”, come invece il suo ruolo imporrebbe. Non risparmia neppure il supporto non dovuto ai silenti e agli spaesati consiglieri che “dirige” – spesso – secondo noi a sproposito.

Nei due ultimi Consigli è riuscito a fare bocciare la proposta di istituire una commissione per il PNRR e ha persino posto domande su come fossero stati strutturati i precedenti piani programmatici (ma nessuno dei suoi si è degnato di rispondere…).

Come non bastasse, dopo i due Consigli comunali, ha pubblicato su Facebook un video nel quale racconta – a modo suo, ovvio – un resoconto dei lavori esprimendo giudizi e interpretazioni a ruota libera.

Secondo lui ci sono state “risposte” e la discussione ha avuto “dibattito”. Noi di risposte ne abbiamo sentite poche, solo da Ruggero Sala e da Massimo Rossati. Gli altri? Non pervenuti.

Carolina Minotti: “Non ritengo opportuno in questa sede dire…

Serena Arrigoni: “Io non ho da dire nulla oggi “.

Oscar Bonafè: ha ribadito che ha intenzione di programmare meglio il lavoro

Ignazio Lo Faro: si è confuso e ha letto uno testo senza rispondere alle domande.

Giovanni Camarda: assente per un impegno istituzionale.

Nel 2017, per la presentazione delle Linee programmatiche, si erano svolte due sedute di discussione – di fatto raddoppiando i tempi – per venire incontro alla minoranza e dare la possibilità di analizzare e sviluppare tutti gli argomenti, peraltro con tempi e modi richiesti anche dallo stesso Perego, che allora era in minoranza.
Ora egli, da presidente e ligio al regolamento, nega flessibilità e pone al primo posto la fredda logica del regolamento e non lascia il posto alla costruzione del pensiero sulla città. Un cambio di rotta che fa pensare: nessuna coerenza e nessuna prospettiva di lavoro serio.

Che dire? Uno “spettacolo” che giudichiamo desolante, con anche alcuni consiglieri di maggioranza che ascoltavano con aria schifata gli interventi delle minoranze.

Molta la fatica nel suo il doppio ruolo per Roberto Perego, che sta collezionando sfiducie e giudizi negativi. Ma, a sentire il suo video, tutto normale, tutto bene…