Il Listone

Così parla un Cinquestelle

In attesa del ballottaggio, le liste escluse dallo “scontro finale” affrontano un problema morale: schierarsi o no? E con chi? Non è cosa da poco…

In particolare i Cinquestelle stanno dibattendo, anche sui social, un dilemma che si potrebbe riassumere così: più poltrone o più coerenza? Infatti gli strani meccanismi elettorali hanno stabilito che, se vincesse Concetta Monguzzi, loro avrebbero un solo rappresentante in Consiglio comunale; se invece prevalesse Meroni, ne avrebbero due. Dunque: “raddoppiare” la rappresentanza pubblica, ma a prezzo dell’appoggio al cementificatore sommo di Lissone, oppure tener fede ai principi ma essere più deboli in Consiglio?

Nel dibattito è intervenuto Pier Marco Fossati, il giovane pentastellato che sarebbe proprio il candidato eletto qualora il Movimento avesse due consiglieri; e sentite cosa ha scritto:

Vero, se vince Meroni il 5Stelle avrà un consigliere in più, guarda caso io; che bello, mando a quel paese tutti i miei ideali per fare il consigliere, mando a quel paese la mia coerenza e la fiducia riposta in me dalle persone… Ma con chi credete di parlare? Con un gruppo di coglioni che si vendono al primo offerente? Adesso capisco perché il 50% delle persone non si è presentato ai seggi, fa schifo questo modo di fare politica. Poi per favore lasciate stare le persone che ci votano, perché noi non diamo nessuna indicazione di voto a nessuno: chi ci vota non è di nostra proprietà, sono persone libere, punto. Per il resto se non entro in Consiglio posso dare comunque il mio contributo al nostro unico consigliere. Sarebbe un onore e un privilegio rappresentare i cittadini in Consiglio, ma non perdo la mia credibilità e non tradisco la fiducia delle persone. Questo non mi appartiene e non appartiene nemmeno al M5S”.

Pier Marco: massima stima da tutto il Listone!
Se ci sono ragazzi così, la politica italiana ha ancora speranze.

 

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