Cencelli o competenza?
Lo ammettiamo: siamo impazienti di sapere chi entrerà nella Giunta della neosindaca Borella. Sicuramente sul Cittadino di sabato 25 i nomi ci saranno, essendo questo giornale ormai un’appendice della destra locale (vedi ad es. interviste e foto di Laura Borella con l’”assegnone” pubblicate in prima pagina sabato 11 giugno, in tempo di silenzio elettorale).
Nell’attesa, ci divertiamo a fare pronostici perché leggiamo post, tweet, sappiamo di telefonate e riunioni, alcune intense e altre che si concludono con un nulla di fatto, tra quote rosa e percentuali di cencelliana memoria.
Il vicesindaco potrebbe essere Ruggero Sala (FdI) e un posto in Giunta potrebbe toccare anche alla compagna di partito Felicia Scaffidi. Al momento sembra essere fuori gioco Giovanni Camarda che sui social scrive di essere “un signore”, ma che si aspettava maggiore riconoscenza…
Per la Lega in pole position c’è Fabrizio Chiesa, residente in altra città ma con una impresa di costruzioni a Lissone.
Per Lissone in Movimento dovrebbe esserci il mitico Roberto Perego, sempre preciso e puntuale.
Per l’urbanistica si vocifera la presenza di un super tecnico, che dovrà destreggiarsi nel nuovo PGT, a cui verrebbe affidato anche il settore ecologia.
Poi c’è il grande nodo di Forza Italia: il primo partito della coalizione scende in campo con Ignazio Lo Faro (dato come Presidente del Consiglio), Carolina Minotti (direttamente dalla Vefer) e a ruota Andrea Carraretto. In coda, altri nomi più o meno noti: da Oscar Bonafè a Gabriele Volpe ad Antonino Pellitteri, e anche Giovanni Mantegazza.
Ci sono poi alcuni outsider, come Franco Giordano o Daniele Fossati Fox che – pare – per scelta non rivestirà alcun incarico; così si gioca facile.
Ma perché – vi chiederete – siamo così impazienti di sapere “i nomi”? Perché dalle nomine degli assessori sarà subito chiara l’impostazione della nuova amministrazione. La prima vera scelta del nuovo sindaco sarà proprio questa: scegliere una giunta “cencelliana” o “di competenza”.