Un problema in meno

Finalmente! È in via di risoluzione la questione della collinetta – di proprietà ANAS – posta all’ingresso della città, in zona piscina. È una situazione che si protrae da almeno 30 anni, con continui “aggravamenti” e che non dà una bella immagine della città, proprio in corrispondenza dell’ingresso indicato come LISSONE CENTRO. Ma anche per chi passa di lì non è un “bel vedere”, e si parla di circa 100.000 auto al giorno (dato pre-covid)!

Già nella prima amministrazione Monguzzi, la sistemazione della “collinetta” era nella lista degli obiettivi sovracomunali. È servito un lunghissimo e fine lavoro di contatti, di sensibilizzazione, di ”moral suasion” per riuscire ad inserire i lavori nel piano delle opere di Anas. Tra ponti caduti o compromessi, tra tutte le priorità di Anas (i lavori sulla Milano-Meda etc…), aver portato a casa questa riqualificazione è un grande risultato.

Al termine dei lavori (che iniziano questa settimana e la cui durata è prevista essere di circa sei mesi), l’amministrazione Monguzzi potrà dire di aver risolto non uno, ma ben 3 problemi: oltre alla sistemazione vera e propria della zona a ridosso della SS36, le vie Cilea, Guarenti e Sacconi saranno poi direttamente collegate al controviale della Valassina ed infine sarà stipulata una convenzione per l’utilizzo della nuova area verde recintata, a disposizione dei cittadini.

Naturalmente i “soliti” contesteranno e hanno già contestato in Consiglio comunale: loro avrebbero fatto diversamente (parcheggio, area giochi o altro) e sicuramente meglio! Altri volevano invece la cessione dell’area al Comune di Lissone, per farne cosa non si sa, magari una bella nuova costruzione? Per fortuna alcuni sono ancora lontani dall’amministrare la città…

Riqualificazione delle aree ANAS situate nei pressi dello svincolo della Strada Statale 36: al via la cantierizzazione (Comunicato stampa – 30 ago 2021)

Consumo di suolo… che non c’è più

Nel biennio 2019-2020, nei comuni di Arcore e Muggiò vi è stata un’impennata di consumo di suolo  (Fonte Ispra); a Lissone, invece, gli ettari di suolo consumati in tale biennio sono stati 0,70, cifra significativamente minore rispetto ai valori di Arcore (2,74) e Muggiò (3,85).

Nonostante questo, Lissone rimane sempre il comune lombardo più cementificato (71,3 % del suolo), ma la bassa percentuale di consumo di suolo di questi ultimi anni è un chiaro indicatore di come l’Amministrazione Concetta Monguzzi si sia concretamente impegnata, dal 2012 ad oggi, nel ridurre le costruzioni su terreno verde.

Tantissimi, purtroppo, furono i terreni a verde agricolo resi edificabili dalla vecchia amministrazione Lega-PDL tra il 2011 ed inizio 2012 e alcuni dei permessi concessi all’epoca non sono stati ancora sfruttati.

L’amministrazione Monguzzi, già durante il suo primo mandato, cancellò 29 dei 31 ambiti di trasformazione ed eliminò la possibilità di costruire su terreno verde agricolo: in pratica, tagliò le gambe alla realizzazione di ben mezzo milione (!!) di metri cubi di nuove costruzioni.

Valorizzazione dell’esistente (es. recupero ex area Motta), contrasto alle costruzioni su terreno vergine, tutela del verde (es. annessione del Bosco Urbano al parco GrùBrìa e Regolamento del Verde), sono i capisaldi che hanno guidato le azioni della Giunta Monguzzi.

Quello 0,70 non è solo un numero, ma un’ulteriore riprova di una visione orientata al benessere cittadino, anche attraverso la cura dell’ambiente urbano.

Presentazione del Rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2021” (Ispra – 14 lug 2021)

Documento di Piano – Aree di trasformazione (rese edificabili) durante l’amministrazione Lega-PDL

Documento di piano – Amministrazione Monguzzi 2012-2017

Le associazioni, una risorsa per la nostra città

Con una delibera della scorsa settimana, l’Amministrazione comunale ha erogato circa 300.000 euro di contributi straordinari alle associazioni del territorio. Il Covid-19 rischiava infatti di depauperare il tessuto dell’associazionismo lissonese: spese straordinarie, mancati versamenti associativi, impossibilità di trovarsi, nessuna manifestazione…

In questo clima, bene hanno fatto il Sindaco Monguzzi e la Giunta a promuovere un vero e proprio “ristoro” per le associazioni in difficoltà. Stabiliti i requisiti e gli importi complessivi, il lavoro è stato pressoché automatico.

Tutte le informazioni sono nel comunicato stampa allegato, ma quello che ci preme sottolineare è che era necessario che le associazioni lissonesi fossero sostenute perché devono continuare a “tenere”: sono uno dei punti di forza della nostra città.

Chi nel volontariato, chi nello sport, chi nell’emergenza sanitaria, e poi i Vigili del fuoco, la Protezione civile, la Croce verde e così via… ciascuno nel proprio ambito, tutti si impegnano attivamente e si pongono al servizio della città e dei cittadini.

Una nota importante: la concessione straordinaria di contributi alla Croce Verde lissonese (circa 90.000 dei 300.000 euro stanziati) è a rimborso delle pesanti spese sostenute lo scorso anno durante l’emergenza Covid e per l’acquisto di due nuovi mezzi di trasporto che saranno anche a ricordo della preziosa e indispensabile attività svolta durante la pandemia.

Emergenza Covid-19: contributi straordinari per oltre 297mila euro (Comunicato stampa – 14 lug 2021)

Il verde, patrimonio tutelato

Negli ultimi tempi si discute spesso sui social e sui giornali locali del verde a Lissone: costruzioni su aree vergini, potature e abbattimenti di alberi, nuove piantumazioni. È bene quindi fare il punto e ricordare cosa si è fatto e cosa si continua a fare.

Una delle ultime delibere del Consiglio comunale durante la prima amministrazione Monguzzi (giugno 2017), è stata l’approvazione del “Regolamento del verde e d’uso degli spazi verdi“. Lissone, infatti, ne era sprovvisto ed era indispensabile tutelare i pochi spazi verdi rimasti e il patrimonio arboreo e faunistico, sempre più prezioso per la nostra città e non solo. Grazie a questo regolamento, ad esempio, per l’abbattimento di alberi alcune specie o di notevoli dimensioni, occorre ora ottenere un nullaosta comunale e compensare con la piantumazione di un eguale numero di piante, nello stesso luogo o comunque all’interno del comune.

Per quanto riguarda l’obiettivo di consumo di suolo zero, come abbiamo più volte detto, nel PGT Monguzzi stati cancellati ben 29 ambiti di trasformazione, e questo ci consente di avere oggi 29 zone di terreno ancora vergini e non con abitazioni, capannoni o altro (con tutto ciò che ne consegue).

Infine, grazie all’entrata del Comune di Lissone nel Parco GruBrìa (giugno 2020) e in seguito alla vincita di un bando regionale, verranno piantati nel bosco urbano circa 3.500 alberi per il rimboschimento nell’area situata in via Bottego (circa 1.800) e nell’ex collinetta (1.600).

Lissone vuole diventare “green”, e lo sta dimostrando nei fatti.

La Brianza non deve essere muta, sorda, cieca

Non ci si può credere! Nel Consiglio comunale di venerdì scorso, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia non hanno condiviso l’ordine del giorno presentato dal nostro Consigliere Massimo Mauri che proponeva l’adesione del nostro Comune all’associazione di volontariato “Brianza SiCura”.

La finalità di Brianza SiCura è il “contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso e al fenomeno della corruzione, per una permanente diffusione della cultura della legalità. E di contrasto alla criminalità organizzata e alla corruzione e di diffusione di una cultura di legalità ne abbiamo bisogno, anche a Lissone. Servono informazione, formazione e sensibilizzazione.

Durante la discussione in aula, le parole di Fabio Meroni e Ruggero Sala hanno lasciato l’aula attonita e sbigottita: riferimenti personali contro il presidente di Brianza Sicura (Roberto Beretta) e farneticazioni circa il fatto che “a Lissone la mafia non esiste”. E anche che questo tipo di criminalità da noi sia il frutto di soggiorni obbligati e che non si debbano dare contributi ad associazioni come questa…

Sì, siamo ancora alla classica politica della scimmietta: non vedo, non sento, non parlo. Esattamente il contrario di quello che era il senso dell’Ordine del giorno presentato da Mauri, a nome di tutta la maggioranza.

La proposta, dopo analisi e discussione, è stata comunque approvata ma con la clamorosa astensione della Lega e addirittura i voti contrari di Fratelli d’Italia e Forza Italia!

La criminalità organizzata vince se non se ne parla, se non ci si organizza… e anche se non si vota per non prendere posizione!

Ordine del giorno “Associazone Brianza SiCura”

Il nostro polmone verde

Ci sono lavori in corso al Bosco urbano di Lissone. Dalla scorsa settimana – e per parecchi giorni ancora – la squadra dei lavori pubblici sarà impegnata (pioggia permettendo) al bosco urbano per un intervento di pulizia e di messa in sicurezza delle aree verdi. Era un lavoro necessario, e quest’anno ancora più del solito dopo i problemi causati dalle nevicate dello scorso inverno: piante sbrancate, morte, rami spezzati e pericolosamente in bilico.

Ma allora come mai si interviene solo ora? Ci dicono che la squadra è stata impegnata in altre mansioni ed è stata data priorità a situazioni ancora più pericolose, all’interno di giardini scolastici o su vie di grande passaggio.

L’intervento di pulizia e sistemazione del verde viene eseguito nel rispetto della fauna presente per evitare di danneggiarne l’equilibrio naturale e i camminamenti saranno ripristinati in sicurezza, in mezzo ad un bosco vivo e naturale.

Poi quest’anno c’è anche una novità: un bando speciale, specifico per gli sfalci, farà in modo che l’erba sia sempre ad altezza “controllata”. Sarà così più facile e piacevole passeggiare nel nostro “polmone verde” e godere dei benefici effetti che anche una breve camminata in un parco cittadino può avere sul nostro corpo e sulla nostra mente.

Bosco Urbano, maxi-intervento di pulizia nel rispetto della fauna boschiva (Comunicato stampa – 9 apr 2021)

Il Listone è per la verità, le volpi non si sa…

Rinfreschiamo la memoria perché abbiamo notato che ultimamente il consigliere di Forza Italia Daniele Fossati – che si autodefinisce “volpe/fox”- si è forse immedesimato troppo nel ruolo della volpe, sì ma quella di Pinocchio.

Riguardo all’approvazione – nel settembre 2011 – delle future costruzioni sul “pratone” di via Bernasconi e in risposta ad un commento sulla sua pagina Facebook, il consigliere ha scritto: “se le dicessi che il gruppo del Listone a cui apparteneva il sindaco aveva votato a favore cosa mi risponderebbe?”

E allora il Listone esige e vuole far chiarezza: basta leggere i verbali delle sedute dei Consigli comunali e i risultati delle relative votazioni. Purtroppo, benché la votazione fosse “in forma palese”, nel verbale non compaiono i nomi di chi ha votato a favore e chi contro ma è scritto nero su bianco (pag. 21 del Verbale di deliberazione) che:
– 27 erano i consiglieri presenti e votanti
– 10 erano di minoranza
– il provvedimento è passato con 17 voti favorevoli e 10 contrari.

Ma di chi erano i 10 voti contrari? I nomi non sono riportati nel verbale, ma ciò che possiamo garantire che 5 dei 10 voti contrari  provenivano da consiglieri confluiti nel Listone e immaginare che sia andata diversamente sarebbe un’interpretazione fantasiosa della realtà, ma soprattutto falsa.

Non ci si prende gioco dei cittadini che civilmente si confrontano su un tema importante, determinato dalla passata giunta Lega e Pdl e da una loro scelta che reputiamo scellerata in termini di urbanistica. I cittadini vogliono competenza e correttezza, uomini politici che sanno cosa dicono e il consigliere Daniele Fossati dovrebbe saperlo perché, come scrive lui stesso, “ragazzi bisogna saperle le cose…”.

Verbale di deliberazione – Consiglio comunale 29-09-2011

Costruire sul pratone è un errore?

Sì, costruire sul pratone di Lissone è un errore. Questo è il nostro parere come Lista civica, da sempre contraria al consumo di suolo vergine. In via don Bernasconi c’è ancora un grande prato, con delle piante e tanto spazio libero e contro la prospettiva di costruire proprio lì, ci sono motivazioni ecologiche, di sostenibilità e anche di numeri.

La nostra città copre un territorio di circa 9 km quadrati; nel 1971 aveva una popolazione di 30.377 abitanti mentre nel 2001 ne ospitava 34.820. In trent’anni, quindi, c’è stato un aumento di 4.443 residenti.

Nel 2012 (11 anni dopo) la popolazione è salita a 44.046, con un incremento di ben 9.244 unità.

Al 31 dicembre 2020 – sempre sui nostri 9 km quadrati – eravamo in 46.574 e ora, con oltre 5.000 abitanti per km quadrato, riusciamo ad avere una densità di popolazione che è ben più del doppio della media della provincia di Monza e Brianza! (2.165 abitanti per km quadrato)

Ovviamente tutto questo “affollamento” si ripercuote sui servizi, sulla scuola, sulla viabilità, sul sistema fognario etc… Anche per questo a Lissone non servono altre nuove abitazioni: non è possibile sostenere ulteriori residenti. Questo noi crediamo.

Per fortuna, nel 2012 la Città ha cambiato l’amministrazione comunale ma il centro destra locale, precedente ed attuale, ben unito dal cemento, aveva già molto danneggiato Lissone e purtroppo quello del pratone è un ulteriore “errore” del 2011 che ora sconteremo. Speriamo che tutti ne siano consapevoli. E se ora non si può più fare nulla, si può almeno ricordarsene e tenerne conto alla prossima tornata elettorale.

Annuario statistico dei servizi demografici (Sito Comune di Lissone – 3 mar 2021)

Ancora il “pratone”

Riprendiamo oggi la questione “pratone” con la relativa raccolta firme perché sono tante le domande che i cittadini si pongono ed è importante chiarire bene le posizioni e le responsabilità di ciascuno. Come prima cosa, vogliamo ribadire con forza che la prima giunta Monguzzi (2012-2017) è riuscita a intervenire modificando l’eredità lasciata dalla precedente amministrazione (targata Lega-Pdl) cancellando ben 29 ambiti di trasformazione, ovvero 29 altri “pratoni” verdi e liberi presenti sul nostro territorio comunale.

Ma cos’è un ambito di trasformazione? È una destinazione che viene assegnata, all’interno del PGT, a quei terreni vergini (prati) che una amministrazione vuole rendere edificabili. Come Listone, ci siamo sempre battuti per la difesa del territorio non ancora edificato e oggi quei 29 terreni mantengono il loro stato di non edificabilità proprio grazie agli atti approvati dal Consiglio comunale con i voti delle forze di maggioranza (Listone, PD, Lista Concetta Monguzzi per Lissone e SEL).

Purtroppo – nonostante gli sforzi profusi – per quanto riguarda il “pratone” in oggetto non si è potuto fare nulla. Nel 2013, infatti, la prima amministrazione Monguzzi aveva coraggiosamente provato a cancellare quel piano integrato dichiarandone la decadenza, ma nel 2014 la sentenza del TAR ha annullato la delibera e accolto il ricorso del costruttore.

Le responsabilità di queste scelte urbanistiche sono esclusivamente di natura politica e hanno nomi ben precisi: Lega Nord e Popolo delle Libertà (ora trasformatosi in Forza Italia) ed è giusto che i cittadini sappiano che alcuni di quei politici che nel 2011 votarono a favore dell’edificazione del pratone siedono ancora oggi tra i banchi di opposizione del Consiglio Comunale.

Verbale di deliberazione del Consiglio comunale del 29-09-2011 per l’adozione del Piano Integrato di Intervento N. 15

Passato, presente e futuro

A volte il passato ritorna, e a Lissone, in ambito urbanistico, ritorna spesso.  A volte il passato ritorna, e bisogna conoscerlo per non sbagliare a giudicare.  Negli ultimi giorni è nata una raccolta firme online tramite la piattaforma Change.org dal titolo Salviamo il pratone, il polmone verde di Lissone! che nel giro di pochi giorni ha già raccolto più di 1.300 adesioni. Parliamo dell’area verde in via Don Bernasconi nella quale, nell’ambito del piano urbanistico RU3 approvato a fine 2011, dovrà sorgere a breve una nuova palazzina di 5 piani.

Stiamo dunque scontando ancora una volta le scelte di una amministrazione “verde”, ma verde LEGA, che ha concesso l’edificabilità sull’area in questione nel 2011 e che nessuna petizione può bloccare perché questo lederebbe il diritto acquisito (quello di edificare) da parte del proprietario del terreno.

L’attuale amministrazione – e il Listone in primis – si sono sempre opposti ad un consumo di suolo “intensivo”, tanto che nei PGT approvati dalle due amministrazioni Monguzzi non sono state previste edificazioni su suolo vergine ma solo riqualificazioni urbane su aree già costruite.

Noi del Listone siamo sensibili alla tematica e condividiamo la petizione, ma il destino di quest’area è purtroppo segnato. Tutte le vicende relative al Piano integrato RU3 sono ben riassunte ed analizzate nel comunicato stampa che il Sindaco e l’assessore all’Urbanistica Erba hanno pubblicato ieri sul sito comunale.

Ricordiamoci allora da dove veniamo e dove andiamo, in particolare alle prossime elezioni.

Nuove costruzioni nell’ambito del Piano RU3: “Il Comune non ha mezzi per intervenire, scontiamo scelte del passato” (Comunicato stampa – 16 mar 2021)