Dividere i compiti per moltiplicare i risultati

Erano anni che non si respirava un’atmosfera simile in città nel periodo di Natale: tante proposte per la cittadinanza, associazioni costantemente in piazza, mercatino con casette e prodotti tipici, pista di pattinaggio, musica in filodiffusione, belle luminarie e vetrine decorate.

Un successo che va equamente ripartito fra il Sindaco Monguzzi e gli assessori Alessandro Merlino, Alessia Tremolada, Renzo Perego e Marino Nava che hanno dedicato tempo, risorse e priorità al progetto, riuscendo a sviluppare un proficuo rapporto di collaborazione con associazioni di categoria, onlus del territorio, commercianti e semplici, volenterosi, cittadini.

E’ la dimostrazione che, se tutti lo vogliono, anche eventi lunghi e articolati possono svolgersi senza intoppi e senza contrasti e fornire così ai lissonesi un grande servizio. Forse in passato non era proprio così.. comunque noi guardiamo avanti e possiamo ben dire di essere soddisfatti del risultato ottenuto a fronte dell’impegno profuso.

La sera di giovedì 18 gennaio, a Palazzo Terragni, la manifestazione del “Natale Lissonese” chiuderà in bellezza i battenti con l’estrazione della lotteria, la premiazione delle vetrine più belle e uno spettacolo di cabaret con due comici di prestigio: un gran finale tutto da ridere e da non perdere!

Sacrificio, coraggio ed unità. I valori di sempre

E’ da poco trascorso il 4 novembre: Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate.
“Unità” è una parola impegnativa di questi tempi ma ricordiamo che per questa “parola” sono morti circa 1.240.000 italiani, tra caduti militari e vittime civili. Non è certo per fare retorica bellica – agli antipodi del nostro sentire – ma non possiamo dimenticare questi ragazzi, giovani e giovanissimi, che hanno dato la vita per difendere l’unità della loro nazione.

I loro nomi sono stati letti nella Sala consiliare durante il momento conclusivo della giornata di commemorazione, alla presenza di tanti cittadini, dei rappresentanti di molte associazioni e degli alunni delle scuole medie; la memoria si tramanda attraverso le generazioni e infatti i cognomi dei caduti che abbiamo ascoltato sono quelli che sentiamo tutti i giorni: Arosio, Mariani, Fossati…

Giacomo Monguzzi, presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci, ha fatto un meticoloso lavoro di ricerca e così è stato possibile elencare luoghi e date di nascita e di morte dei nostri caduti: il più giovane aveva solo 18 anni.
Insieme al nome del soldato è stato citato anche quello del padre e questo ha dato modo al sindaco di sottolineare una cosa molto importante: tutti quei ragazzi avevano una famiglia, persone che amavano e dalle quali erano amati.
Nessuno è andato al fronte perché aveva “voglia di fare la guerra” o per odio verso qualcuno, come ha rimarcato anche don Tiziano durante la celebrazione religiosa: i nostri soldati combattevano per la loro Patria e per l’unità, ma desideravano la pace e avevano i loro cari da proteggere, per i quali desideravano un futuro di pace e prosperità.

Questa è dunque la lezione da portare a casa per ricordare con onore i nostri caduti: la pace – e non la guerra, l’odio o la divisione – è il bene per l’umanità intera, beneper il quale i nostri nonni e bisnonni hanno sacrificato la loro vita.

Per concludere, una curiosità: il nostro concittadino Guglielmo Monti, in quegli anni prigioniero in Inghilterra, fu invitato da Radio Londra a cantare qualcosa durante una trasmissione indirizzata all’Italia: era proibito ascoltare le stazioni radio straniere e le punizioni per i trasgressori erano severe, ma qualche ascoltatore “clandestino” c’era sempre e così qualcuno lo sentì cantare e lo riferì ai familiari: il loro caro Guglielmo era salvo e stava bene!
Il sindaco Concetta Monguzzi ha donato ai suoi discendenti – figlio e nipoti – una targa ricordo postuma: il signor Guglielmo, soldato della prima guerra mondiale, è infatti mancato nel 1995.

Il tribunale conferma: musica in piazza!

Il Tribunale di  Monza ha confermato in questi giorni la legittimità delle scelta del Comune di adibire Piazza Libertà a luogo di svolgimento di manifestazioni pubbliche.

E’ questa la risposta al ricorso presentato da un abitante di Piazza Libertà che non gradisce lo svolgersi di manifestazioni “rumorose” sotto la propria abitazione sostenendo, ormai da anni, che ciò causerebbe danni alla salute sua e dei suoi famigliari.

Nella sentenza, il Tribunale monzese ha evidenziato il delicato ruolo che compete al Comune: coniugare il diritto di ciascun cittadino alla salute ed al normale svolgimento della vita familiare con altri diritti, di pare valore, quali la libertà di espressione e di associazione, arrivando ad affermare che il Comune ha il dovere – e non soltanto il diritto – di promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale.

Ed ancora, i giudici hanno precisato – con toni tanto chiari da non lasciare dubbi – che il Comune non può certo “impegnarsi verso uno (soltanto) dei propri residenti e comprimere le legittime richieste degli altri residenti”.

A fronte di tali argomenti, i giudici hanno quindi ritenuto “immune da censure” l’operato dell’amministrazione Comunale che, nel promuovere iniziative pubbliche in Piazza Libertà a favore della collettività, ha comunque posto attenzione alla salvaguardia dei diritti dei cittadini residenti, tanto da autorizzare manifestazioni con limitazioni di orario (chiusura entro le 23:00, ad eccezione del Capodanno!) e di contenimento dell’impatto acustico.

Dato che – al massimo – si possono svolgere due manifestazioni “rumorose” al mese, secondo il parere dei giudici tutte queste limitazioni escludono la possibilità che lo svolgersi di eventi in piazza Libertà possa compromettere la salute ed il normale svolgimento della vita familiare dei residenti.

D’altra parte il Collegio ha tenuto anche conto del fatto che colui che ha proposto il ricorso ne aveva già presentati altri negli anni passati (ben 20 dal 2008) e “purtuttavia non ha dimostrato il verificarsi, in quasi dieci anni, di alcun danno irrimediabile”.

La conclusione logica questa vicenda è stata la condanna del cittadino a rifondere al Comune le spese di lite (3.000 euro), tenendo anche conto “dell’avvenuto rigetto di analoghi ricorsi fra le medesime parti”.

Piazza Libertà, quindi, continuerà ad ospitare eventi e manifestazioni, anche perché  – come ha sostenuto anche il Tribunale – questa è “la tradizione storica e urbanistica dei Comuni Italiani, nei quali ogni accadimento di interesse collettivo tende a collocarsi in Piazza”.

Non ci sono rumori molesti: sì agli eventi in piazza Libertà (Il Giorno – 27 ott 2017)

Libritudine: Lissone si anima di cultura ed eventi

Si è aperta ieri sera la IX edizione di “Libritudine”, una rassegna ormai entrata nel cuore dei lissonesi e non solo: a inaugurare la kermesse, un evento dedicato alle relazioni fra arte e letteratura svoltosi al MAC, il Museo di Arte Contemporanea.

Fra gli appuntamenti da segnalare c’è una serata dedicata al confronto fra la passione di Bob Dylan e quella di Massimo Ranieri, la presentazione del carteggio fra J.F. Kennedy e JaquelineBouvier, una serata gestita dall’associazione LIBERA, diverse presentazioni di opere di giallisti nostrani e il gran finale con il “pugilato letterario”: l’autrice, conduttrice e vignettista Cinzia Poli discuterà con Carlo Gabardini (Olmo di Camera Cafè) in merito al Premio Strega 2017 “Le otto montagne”.

Con “Libritudine” continua la volontà dell’Amministrazione Comunale di far conoscere il mondo della letteratura contemporanea e i suoi retroscena ai cittadini. Conoscere uno scrittore, infatti, è sempre un’esperienza che permette di avere un accesso facilitato alla giusta comprensione di un’opera.

Inoltre, molti di noi hanno racconti o romanzi nel cassetto che vorrebbero poter pubblicare: come fare? Meglio il cartaceo o il digitale? Editoria a pagamento oppure no? Sono queste alcune delle domande che il pubblico avrà l’occasione di fare ai nuovi protagonisti della scena letteraria nazionale.

Oggi si legge sempre meno, è vero purtroppo, ma proprio per questo investire e fare rete a favore di queste iniziative diventa ancora più importante per stimolare alla lettura: invitiamo quindi tutti i cittadini a partecipare numerosi!

La piazza a tempo di jazz

Una serata, quella di sabato 22 luglio, all’insegna della musica jazz moderna ma che non disdegna – come da tradizione – contaminazioni di swing, gospel, country, gipsy e naturalmente rhythm & blues e rock ‘n roll, il tutto in una miscela di tecnica, passione, groove, sudore e… buon gusto!
Dalle 21.30 le note grintose e coinvolgenti del  gruppo “THE RAD TRADS”, una band di New York City, hanno animato piazza Libertà coinvolgendo il vasto pubblico presente che ha apprezzato l’esibizione e ha ‘costretto’ la band a tornare sul palco per il bis.

Piazza Libertà, location sicuramente privilegiata, come luogo di svago, condivisione e rapporti amichevoli; ed è così che dovrà essere, sempre più spesso, soprattutto dopo la riqualificazione prevista dal programma dell’amministrazione Monguzzi.

Ma anche altri quartieri e altre strutture possono offrire un’animazione degna e nello stesso tempo creare un’alternanza benefica per i residenti in piazza. La manifestazione del giorno successivo, in piazza S. Antonio Zaccaria alla Bareggia, con Street food e l’esibizione di Veronica & The Red Wine Serenaders, è infatti un riuscito esperimento.

Nel frattempo godiamoci le ultime serate musicali che ci sta offrendo questo MultiCulti Lissone Festival, dedicato quest’anno alle musiche statunitensi.

La parte dei giornali

A giochi elettorali fatti, possiamo dare un voto ai partecipanti “esterni”? Ecco la nostra “pagella”, ovviamente di parte, alla stampa e ad alcuni siti media.

Cominciamo dal Cittadino, storica “corazzata” dell’informazione brianzola: il settimanale è stato una gradita sorpresa perché ha davvero mantenuto l’imparzialità che il suo direttore (da pochi mesi) Davide Perego aveva annunciato in un editoriale a inizio campagna elettorale; uno sforzo che purtroppo non avevamo notato nel predecessore, assai più ideologicamente legato al centrodestra e fors’anche condizionato a non dispiacere troppo agli inserzionisti della medesima area. La storica cronista Elisabetta Pioltelli ha potuto dunque mantenere con maggior facilità il necessario equilibrio tra le parti.

Diverso il trattamento del Giornale di Monza: nonostante la “novità” dei “faccia a faccia” in diretta guidati dal direttore, l’incaricato della cronaca lissonese Omar Porro, pur sforzandosi, ha varie volte lasciato trapelare un debole per la Lega, nella quale ha del resto militato almeno fino alle scorse elezioni. Niente, peraltro, rispetto ai toni entusiastici assunti sullo stesso settimanale da un diverso cronista incaricato di descrivere le discese di Salvini al mercato di Lissone… E’ stato forse un peccato d’inesperienza invece, durante il confronto streaming pre-ballottaggio, l’aver lasciato sempre Concetta Monguzzi a rispondere per prima, dando un notevole vantaggio di replica all’avversario.

Infine “Il Giorno”, ma c’è poco da dire se non che è stata confermata l’ottima professionalità del corrispondente locale Fabio Luongo.

Quanto ai siti d’informazione locale, ha stupito la quasi assenza dall’agone di Nuova Brianza del lissonese Marco Pirola, di solito molto pugnace e molto schierato a destra: dev’esserci stato più d’uno screzio politico, per tenerlo fuori dalla mischia…

MbNews, pur con pochi mezzi, tenta di tenere il passo dei concorrenti ma ci riesce assai più col capoluogo che con gli altri Comuni; discorso che si ripete amplificato per il sito Monza Today.

Una casa per fare più cultura

Mentre gli altri sognano (d esempio Meroni che vorrebbe spostarci le Poste: peccato che le stesse non siano interessate a farlo…), noi agiamo già concretamente per un intelligente futuro possibile.

L’amministrazione Monguzzi ha infatti appena approvato una delibera che destina a 10 associazioni locali – in particolare musicali – gli spazi di Villa Magatti, ovvero l’ex Comune ed ex Asl, per farne la “Casa delle Culture”.

Si tratta di una location prestigiosa, centrale e tra l’altro già pronta, perché gli uffici dell’Azienda sanitaria quando nel 2015 si sono trasferiti nella ex Montana hanno lasciato gli ambienti in ordine, bisognosi solo di una rinfrescata; sono disponibili anche aule ampie per prove corali, teatrali, musicali.

In particolare, poi, i saloni affrescati del pianterreno saranno riservati all’uso pubblico come ulteriore sala per incontri e conferenze. Una soluzione per la “fame” di cultura lissonese così ottimale e gradita ai cittadini che gli avversari politici hanno cominciato a strepitare per presunte irregolarità burocratiche, che in realtà sono frutto solo della loro incompetenza amministrativa: logico, hanno accusato il bel colpo…

Casa delle culture, ecco come sarà (Il Cittadino – 17 giu 2017)

Giovani illusi dalle sirene

Una bustarella, una tangente, un accordo di scambio col potente di turno: ma che vuoi che sia?!? Purché si possa lavorare… Quanti sono che la pensano così? Tantissimi, purtroppo. L’onestà è diventata un optional, qualcosa di trascurabile di fronte alla necessità di sopravvivere alla crisi.

E spesso la presunta deregulation e il  “decisionismo” dell’ “uomo forte”, sempre predicati e difesi dal centrodestra, sono la porta d’ingresso da cui si scivola velocemente verso la ricerca di scorciatoie illecite e l’autoritarismo. Il guaio è che anche tantissimi giovani sembrerebbero disposti a questi compromessi, come dice una recente ricerca.
D’altronde è comprensibile: se mancano il benessere e il lavoro, tutto il resto appare secondario. Le difficoltà economiche, anziché far aumentare il rigore e il rispetto delle regole, inducono a tollerare qualunque abuso – persino la corruzione e la diminuzione della libertà – come se fosse un “male minore”.
Bisogna ricordare questi rischi ai giovani, anche a Lissone.

I giovani giustificano la corruzione in azienda: è ammissibile per fare soldi e carriera (dal sito “Riparte il futuro”)

Lissone va alla Commissione Antimafia

La nostra città ha fatto bella figura davanti alla Commissione Speciale Antimafia della Regione Lombardia: ben due (su 4) sono stati i relatori lissonesi nell’audizione che il suddetto organo del Consiglio regionale lombardo ha richiesto nei giorni scorsi a Brianza SiCura, coordinamento di Comuni per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata mafiosa.

Si tratta del consigliere comunale Antonino Zagari, che ha riferito di un progetto di analisi delle procedure di trasparenza applicate dai 55 Comuni di Monza e Brianza, e dell’assessore Roberto Beretta del Listone, che fa anche parte del consiglio operativo di Bsc.

L’audizione è stata molto soddisfacente da entrambe le parti; i membri della Commissione hanno dimostrato interesse per l’iniziativa (che è stata definita esemplare) rivolgendo varie domande ai relatori ed elogiando il coordinamento – cui partecipano ormai 13 Comuni brianzoli; per Brianza SiCura si è trattato di un prestigioso riconoscimento e di uno stimolo a continuare con passione il lavoro.

Una delegazione di Brianza SiCura in audizione presso la Commissione Speciale Antimafia della Regione Lombardia (dal sito Brianza SiCura)

Questa è la piazza che vogliamo!

Un posto per parcheggiare (e gratis), uno spazio per passeggiare senza nessuna auto in giro, giochi per bambini, famiglie contente, negozi e bar: ecco la piazza che vogliamo, ecco la piazza di Lissone come deve essere! E in questi giorni è davvero così, grazie alle iniziative di animazione “guidata” che l’amministrazione Monguzzi ha promosso e affidato ad animatori specializzati: per tre pomeriggi alla settimana, sino a fine maggio, giochi, sport, spettacoli di strada dedicati ai più piccoli, per incontrarsi in piazza dopo la scuola.

E mentre già le prime foto indicano il gradimento dei cittadini, un’altra iniziativa legata alla Ztl sta dimostrando un certo successo: si tratta dell’ora di parcheggio gratuito nel silos di piazza Libertà, struttura finora sottoutilizzata e che invece comincia ad essere maggiormente apprezzata.

Peccato invece per i voucher che il Comune ha offerto gratis ai commercianti del centro, affinché li distribuissero ai loro clienti per “allungare” lo stazionamento gratuito: solo 30 i biglietti usati in tre mesi.
“Abbiamo suonato il flauto, ma voi non avete ballato…”, lo dice il Vangelo.