“BIREL”, ma non… “BIRILLO”
In città è l’argomento del giorno: la scorsa settimana la sindaca Borella ha destituito il suo vicesindaco e assessore Ruggero Sala – detto Birel – e lo ha fatto in maniera scomposta e definitiva; “ponderando”, dice lei. Leggiamo anche sui giornali che la Giunta, all’unanimità, ha condiviso la decisione.
Sala è noto per avere un carattere spigoloso e impulsivo, però è innegabile che si sia speso molto per le ultime elezioni. Ha ottenuto oltre 260 preferenze personali (contro le 145 di Camarda), ha fornito i nomi per la lista di Fratelli d’Italia, ha coordinato la Lista civica di Motti (che ha avuto oltre 300 voti) e – soprattutto – ha contribuito a “costruire” parte del malcontento tra i cittadini e i commercianti, utile e fondamentale per il successo del nuovo sindaco, in funzione del cambiamento/miglioramento.
Siamo davvero curiosi di conoscere i veri motivi di questa decisione clamorosa, motivi che per ora sono stati liquidati semplicemente con dei generici “mancanza di fiducia” e “nuoceva alla Giunta ed alla prosecuzione dell’attività”.
Pensiamo che per commentare ed eventualmente schierarsi – da una parte o dall’altra – bisogna prima conoscere, e noi per ora non lo facciamo perché della questione si sa ancora molto poco. Ma una cosa la anticipiamo, al buio: nella vita, nel lavoro e anche nella politica non si possono trattare le persone come “birilli”. Vincere anche grazie al loro contributo e poi scaricarli come un “usa e getta”. Perché, per ora, questo hanno fatto la Sindaca e la sua Giunta: lo hanno buttato giù come fosse un birillo.
Incommentabile, poi, il collega di partito che si è subito preso la carica (e l’indennità…). Leggendo i social locali, però, Camarda non avrà vita facile ed in molti, anche nel suo partito, si stanno chiedendo che immagine ne uscirà, ora, di Fratelli d’Italia, il partito di Sala a Camarda. Anche perché, a febbraio, noi lissonesi voteremo per il Consiglio regionale…